Genitori e figli hanno un ruolo ben distinto; o meglio avevano.
Molti genitori di oggi si propongono come amici dei propri
figli, spingendoli a raccontare tutto della loro vita e al posto che punirli
per determinati comportamenti; li giustificano per la sincerità avuta nei loro
confronti. Un esempio è quello del fumo. Il ragazzo torna a casa dopo un’uscita
e quando varca la soglia “appare” quella nauseante puzza di fumo; il genitore
non dovrebbe complimentarsi con il figlio per aver detto il vero ossia di aver
fumato, ma bensì parlare del perché l’abbia fatto e fargli capire che si sta
solo rovinando. Altri genitori, invece, sono completamente aperti con i loro
figli, raccontano tutto, anche se a volte sarebbe opportuno non sapere. Altri ancora
mantengono una certa distanza, come giusto che sia. Non raccontano loro di
esperienze private; li puniscono o li fanno ragionare su determinati
atteggiamenti e i figli di conseguenza staranno attenti a come comportarsi.
Il ruolo del genitore è quello di controllare i propri
figli, di educarli nel rispettare le regole e di far valere la propria autorità;
perché la fiducia dei genitori la devono conquistare e conservare.
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